Thursday, March 27, 2008

How To Build A Mudroom Locker

Basilicata No Oil


Noi cittadini impegnati nella politica, nella cultura e nelle arti, nei lavori e nell’impresa, negli studi e nella ricerca non possiamo restare indifferenti o in silenzio dinanzi al pericolo di un vero e proprio annichilimento del destino dei cittadini della Basilicata per l’improvvida decisione di vincolare oltre il 60% dell’intero territorio lucano agli interessi delle Compagnie petrolifere.
Non riusciamo neppure ad immaginare quali siano le motivazioni che spingono le classi dirigenti a cedere alle multinazionali la sovranità su un territorio tanto vasto, con il rischio di una condanna a un miserabile destino, in cui le elemosine delle royalties petrolifere e delle sovvenzioni in aeternum potranno servire unicamente a portare impercettibili miglioramenti ad un irreversibile degrado ambientale, sociale e civile.
Siamo persuasi che le risorse naturali di un paese appartengano ai cittadini e vadano usate nel nell’interesse di tutti e, soprattutto, delle generazioni future. La popolazione lucana, che vive zone nelle quali le risorse naturali come l’acqua (si pensi che recentemente la COCA COLA ha acquisito le “Fonti del Vulture”), come quelle fossili (il petrolio e il metano) abbondano, invece di trarre beneficio da tale ricchezza, vede aumentare giorno per giorno la sua precarietà. In una logica in cui l’idea dello sfruttamento pervade di sé tutto, con violazione dei diritti all’informazione, corruzione, impoverimento delle campagne, assenza di futuro.
Esprimiamo la nostra solidarietà partecipe al Comitato lucano NO OIL e per le Energie Renewable - made by associations and environmental movements and political forces of Lucan Left of alternative - which is trying to raise awareness of this grave danger, but meets the silence of the local and national institutions. The Committee points out the contradiction that on the one hand, sees the European Union urging member countries to increase the use of renewable energy and, second, Italy's national targets that halved, going back to the past. Lucania - a land of low population density, large resources of water and fossil beds - suffers from this contradiction and, consequently, the conflict between sources of energy, environment e cultura locale è destinato a inasprirsi. La Basilicata – con il suo stato di estrema precarietà anche dei propri giovani – ha una storia debole innanzitutto perché è innanzitutto debole e precaria la condizione delle sue classe dirigenti, oramai avvitata su se stessa in una profonda crisi organica. Affrontare la precarietà è un’urgenza a cui bisogna mettere mano da subito, per contribuire a riportare questa regione nella storia. E, possibilmente, in una storia di avanzamento civile.
Che prospettiva potrà avere questa regione, se viene mutilata e brutalizzata persino nelle sue albe, nei suoi tramonti e nei suoi paesaggi?
Come accettare un destino, che è soprattutto fatto di fughe dalla Basilicata, di esodi paragonabili solo a quelli degli anni sessanta?
Lo stesso Mezzogiorno potrà avere un destino se ci sarà un ‘popolo del mezzogiorno’ che lo costruisce assieme alla politica ed ai governi. Il ruolo dei gruppi dirigenti deve essere quello di regolare e programmare, non potendo accettarsi una azione che, in una continua razionalizzazione dell’esistente, finisce con l’essere un fattore dell’accumulazione capitalistica, nell’intreccio perverso che si è determinato di mercificazione della politica e di politicizzazione dell’economia.
Tutto ciò, ovviamente, anche nella consapevolezza che la sfrenata corsa all’oro nero alimenta indirettamente la spirale scellerata della guerra.
Here, we believe that all this should be reminded the ruling classes. What all this should be the people's ownership of Basilicata, so it is collected and leaves the process of passiveness that the prevailing neoliberal model brings with it, so it contributes to the prevalence of general interest capable of interpreting the history, interests and fate of this region.
We hope we can still stand on the shores of the Ionian Sea and admire the landscape portrayed in films such copyrights, you can still enjoy those crisp lights captured by Ortega and Guerricchio by Rosi and Arrabal, you can still continue to take the loss of Levi and Pasolini, gathering in this southern part of 'all the southern hemisphere '; still be able to find the proverbial friendliness that has made famous throughout the world Lucan. We can not begin to imagine that sea dotted with platforms for the extraction of oil, those landscapes, dotted by Francesco Rosi, degraded by the intrigues of the arrogant selfish and shortsighted. NO OIL
The Committee has deservedly taken a great task which we hope will meet a response of the entire region. This is the meaning of a written appeal for the salvation of Basilicata, collecting subscriptions, even outside of it.

To join the call to send an email to basilicatanooil@libero.it or visit the website http://basilicatanooil.blogspot.com

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